sabato 23 febbraio 2013

Consigli di Viaggio: 3 Giorni ad Amsterdam.

Non potevano mancare i Consigli per una delle città più visitate in Europa (e non solo!).
Ecco i consigli di Edoardo Massimo Del Mastro, alla ricerca anche della Storia e della Bellezza Culturale di una città che può dare molto di più di quello che uno si aspetta.

1° GIORNO

Almeno che voi non abbiate preso un aereo diretto per Amsterdam, nella maggior parte delle ipotesi, arriverete all'aeroporto di Eindhoven. Come tutte le tratte low cost, una navetta vi porterà comodamente alla meta. (Ricordatevi sempre di fare subito il biglietto di ANDATA e RITORNO per usufruire di un piccolo sconto sulla tariffa).
Il primo giorno ad Amsterdam si concentra sulla Visita della Città in generale. Partendo dal cuore, ossia da Piazza Dam, fate un giro per lungo e per largo di questa grande piazza. Qui potete ammirare il monumento principale della città, il Palazzo Reale (Koninjlijk Paleis) e la Nieuwe Kerk (la chiesa nuova in italiano). Noterete anche il Museo di Madame Tussauds ma non è ancora il momento di visitarlo.
Da piazza Dam, muovetevi verso Muntplein, prima di arrivare a destinazione, noterete vie commerciali. Il mio consiglio è di non acquistare molto nelle bancarelle situate al centro della città perché possono risultare deludenti e con prezzi molto alti. Arrivati a Muntplein visitate la Torre dell'Orologio e il Mercato dei Fiori.
Il mio consiglio per il pranzo è di mangiare qualcosa in un Fast Food, visto che la città ne è piena.
Per quanto riguarda la sera ad Amsterdam, inutile dare consigli. La città olandese è famosa in tutto il mondo per i suoi molteplici svaghi, dai Coffee-Shop che per chi ha vissuto sulla luna fino ad oggi, sono i locali autorizzati dallo stato dei Paesi Bassi per vendere (al consumo) droghe leggere. Questi locali si trovano ovunque in giro per Amsterdam, ognuno diverso dall'altro. E per quanto riguarda lo svago, Amsterdam è famosa anche per la sua Red Light District, ovvero, la Zona a luci rosse, dove troverete simpatiche signorine in "mostra" davanti agli occhi dei turisti, seminude. 
Quello che non manca ad Amsterdam, è sicuramente il modo per "divertirsi". Unica raccomandazione che posso dare è di girare con cautela la sera (soprattutto la Notte e soprattutto nelle Vie piccole e poco trafficate). Mi raccomando.

2 GIORNO

Il bello di Amsterdam è che potete concedervi il lusso di non svegliarvi all'alba, ma di rimanere a dormire qualche oretta di più, senza esagerare. :)
Il secondo giorno parte dal quartiere degli artisti, il Jordaan, situato a Nord-Ovest della città. Da qui proseguite in direzione di uno dei posti più visitati di Amsterdam, ovvero la casa di Anna Frank. Se avete pazienza e se siete fortunati, riuscirete a visitare l'interno della casa. Dico così perché c'è sempre una fila chilometrica all'entrata. Qui potrete vedere dove si è nascosta per circa 2 anni la giovane ebrea tedesca Anna Frank e la sua famiglia durante l'occupazione Nazista dei Paesi Bassi. Il "museo" di per sé può risultare un po' "scarso" di materiali, ma è comunque interessante.
Da qui, ci spostiamo a mio parere, nel luogo più bello di Amsterdam: il Museo di Van Gogh (indirizzo Paulus Potterstraat, 7). 
In questo museo è raccolta la più grande collezione di opere del pittore olandese. La collezione comprende opere che documentano le varie fasi della vita di Van Gogh. Tra le opere in possesso di questo Museo troviamo "i mangiatori di patate", la "Camera di Vincent ad Arles" e uno dei tre "Girasoli".

3 GIORNO

Sveglia e ancora Musei.
Raccomandiamo, per il terzo giorno, la visita ad almeno 2 di questi 3 musei:
- Stedelijk Museum: Museo di Arte Moderna e Contemporanea (vicino al Museo di Van Gogh)
- Rembrandthuis Museum (casa di rembrandt): La Casa Museo del celebre pittore Rembrandt, dove visse ed insegnò, oggi è un piccolo museo che ospita alcune delle sue opere.
-Madame Tussaud Amsterdam, situato in Piazza Dam. E' uno dei più famosi musei delle Cere del Mondo.

Se posso dare un personale consiglio per questi 3 giorni ad Amsterdam, spendetene uno per visitare UTRECHT (magari il secondo giorno. E modificate il vostro primo e terzo giorno in base alle vostre esigenze\preferenze). Consiglio di visitare questa piccola cittadina a chiunque vada ad Amsterdam perché oltre alla minima distanza (Utrecht è raggiungibile da Amsterdam tramite treno in meno di 30 minuti. Il treno in stazione centrale passa spesso e costa circa 14 euro andata e ritorno.) Fate un giro completo della città e salite in cima alla Torre del Duomo (fantastico), percorrete in bicicletta il canale Oudegracht, innamoratevi del castello Stadskasteel Oudaen. Vale veramente la pena trascorrere almeno un giorno qui.

Spero di esservi stato utile,
Buon Viaggio da 
Edoardo Massimo Del Mastro

giovedì 21 febbraio 2013

Consigli di Viaggio: 3 Giorni a Londra! Cosa vedere Principalmente.

Itinerario per Visitare LONDRA in soli 3 Giorni!
Prendete spunto o seguite nel dettaglio, i consigli dati da Edoardo per visitare la Capitale Inglese in soli 3 giorni.

Nella maggior parte dei casi, arriverete in mattinata all'aeroporto di Stansted.
Prendete subito il biglietto per l'autobus andata+ritorno per risparmiare tempo e denaro, cercando di arrivare a Victoria Station. Da qui, recatevi nell'ufficio del turismo collocato al centro della stazione e comprate l'abbonamento Metro giornaliero, sempre per un discorso di risparmi tempo\denaro. In questo ufficio, procuratevi anche una mappa della città e della Metro.

1 GIORNO

Dopo esservi sistemati in Hotel, o aver almeno lasciato la valigia, inizia il vostro giro turistico in una delle città più belle d'Europa.
La prima tappa è la Tower of London e Tower Bridge (fermata metro Tower Hill). Magnifica zona da visitare sia di giorno che di notte.
Dopo una piccola pausa pranzo, prendete di nuovo la metropolitana e scendete a St. James’s Park. Da qui, recatevi alla fantastica Westminster Abbey. L'abbazia è aperta ai turisti tutti i giorni dalle 9.30 in poi, mentre la domenica è aperta solo di mattina per la messa.
Da li, recatevi a piedi verso il simbolo principale di Londra: il Big Ben.
Dandovi uno sguardo intorno, noterete sicuramente un'altra delle principali attrazioni di Londra; Attraversate il Westminster Bridge fino ad arrivare alla gigantesca ruota panoramica, London Eye. Per godervi a pieno la vista della città, dall'alto, vale la pena fare un giro su questa fantastica attrazione. (Capita spesso, in giro per la città, di trovare offerte per i turisti che includono il biglietto per London Eye + il biglietto per l'entrata al Museo di Madame Tussaud. Comprateli entrambi, risparmierete soldi e tempo per fare la fila).
Come primo giorno, potete ritenervi più che soddisfatti. Una bella cena e di corsa in Hotel.

2 GIORNO

Il secondo giorno la sveglia suona molto presto. In programma per oggi ci sono le Strade Famose di Londra. Organizzatevi le tappe in base al vostro Hotel. Le principali strade che vogliamo consigliarvi per questo secondo giorno sono le seguenti:
-Oxford Street: è la via commerciale di Londra. Famosa per i suoi negozi, di ogni tipo e di ogni marca! Sicuramente troverete quello che cercate. (Enormemente consigliata da visitare nel periodo Natalizio tra luci e addobbi: Fantastica!)
-Regent Street: che voi abbiate dai 2 ai 100 anni, non importa. Questa via di Londra ospita il famoso Hamleys, uno tra i negozi di giocattoli più grande del Mondo. (ubicato a circa 100 metri a sud di Oxford Circus.. Impossibile non vederlo!) Vale veramente la pena andarlo a vedere.
-Carnaby Street. Fino a qualche tempo fa era la meta più ambita dai sostenitori dello stile Mod. Ci sono ancora piccoli negozi d'abbigliamento indipendenti dove comprare "l'essenza" dello stile Inglese.
-Camden Town è ancora la via più trasgressiva e una delle più trafficate di Londra. L'area è popolata principalmente da giovani studenti e consiglio vivamente di visitarla solamente nelle ore di sole. Quello che caratterizza Camden è il grande mercato, dove troverete qualsiasi tipo di stranezza!
Includete in questa vostra giornata anche ad una visita a qualche parco di Londra. Visto che ce ne sono tantissimi, per questa vostra "prima volta" a Londra, vi consigliamo di visitare quello di Hyde Park.
In serata, se vi è rimasta qualche energia, consigliamo una cena tipica inglese ed una bella birra ghiacciata in un tipico Pub.

3 GIORNO

Anche oggi, visto che è il vostro ultimo giorno di "vacanza", vi consigliamo di posizionare la sveglia alle prime ore del mattino.
Il mio consiglio per oggi è quello di visitare per primo il Museo di Madame Tussaud (biglietti che spero abbiate già comprato in precedenza insieme a quello di London Eye).
Cercate di visitare tutto il museo con un passo leggermente superiore alla media per arrivare alle 11:00 a Buckingham Palace e accaparrarvi un posto in prima fila per il cambio della guardia che si terrà alle 11:30.
Dopo di che una visita d'obbligo ai Musei. Sappiate che la maggior parte dei musei di Londra sono gratis, purtroppo il tempo per vederli tutti non ce l'avete, quindi il mio consiglio è di scegliere, in base ai vostri gusti ed esigenze, uno tra questi tre:
1) Natural History Museum. Questo museo raccoglie milioni di reperti: Fossili Minerali, Animali, esemplare di ogni genere Marino e Terrestre. In più ha un intera sezione dedicata al Sistema Solare e al nostro Pianeta.
2) National Gallery Museum. Offre una quantità notevole di dipinti provenienti da tutto il mondo. Tra i principali artisti ci sono Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Leonardo, Van Gogh, Cèzanne e tanti altri.
3) British Museum. Ospita una vastissima collezione di opere suddivise in sezione geografiche. Ci sono pezzi di storia dall'America del Nord e del Sud, dall'Africa, Asia, Europa, Egitto, ecc..ecc..)
Tutti e tre i musei sono Gratis.
Regolatevi voi con i tempi in base al ritorno.

NOTE DELL'AUTORE: Nel caso abbiate più giorni, vi consiglio di visitare almeno DUE dei musei sopra elencati. Di dedicare più tempo ai monumenti principali della città e di visitare gli altri parchi principali di Londra. In più consiglio un giro sul Tamigi e un giro turistico sui classici bus a 2 piani per vedere velocemente la città e scattare qualche foto in più.

Grazie dell'attenzione e buona permanenza a LONDRA! :)

Edoardo Massimo Del Mastro  

lunedì 4 febbraio 2013

Consigli di Viaggio: 3 Giorni a Parigi! Cosa Vedere, dove Alloggiare.

Il Consiglio di Oggi è stato scritto da Edoardo Massimo Del Mastro. Amante e Accanito frequentatore della Capitale Francese: Parigi.

Partiamo naturalmente dal Volo:
Inutile nascondere quale sia, ad oggi, la compagnia aerea più economica del Web.
Parliamo appunto della RyanAir. (www.ryanair.com).
Naturalmente prenotate con almeno un mesetto di anticipo ed evitate (se potete) ponti e ricorrenze speciali. Se sarete fortunati a catturare il momento giusto, prenoterete il vostro viaggio ad un massimo di 50 euro a persona (bagaglio da imbarco escluso, per 3 giorni non vi serve! Donne mettetevelo in testa! :))
Una volta prenotato il volo ed aver provveduto al check-in online, siete pronti a prenotare il vostro hotel.

Allora i consigli che mi sento di dare per un Hotel a Parigi sono 2:
1) Evitate la Colazione in Hotel se non è inclusa nel prezzo. Spesso e volentieri gli hotel chiedono dai 12 ai 16 euro per una colazione che nella maggior parte dei casi, vi deluderà.
Uscendo in strada, qualsiasi strada, sarete sommersi da ottimi Croissant o Pain au Chocolate a prezzi sicuramente più bassi.
2) Parigi è tra le città nel Mondo a vantare la linea Metro più Grande e Funzionale. A Parigi ci sono fermate della Metro ovunque, e in qualsiasi angolo. Ci sono alcune fermate della Metro che per un soggiorno breve, vi saranno più utili delle altre. Il Mio Consiglio è di prendere un Hotel che abbia vicino le Metro numero: 1 (tra Charles de Gaulle e Hotel de Ville) - numero 12 (tra Pasteur e Concorde) - la numero 8 (tra Ecole Militaire e Madeleine).
Questi posti sono Centrali, Comodi e Funzionali. Visitando il sito Booking.com potrete trovare Hotel interessanti a qualsiasi prezzo\esigenza.
Non lamentatevi dello spazio in camera dell'Hotel. A Parigi ci sono stanze che raramente superano i 15mq ma che comunque, sono comode anche per 2 persone!


Se avete seguito il mio consiglio e avete prenotato un volo Ryanair (il primo possibilmente che atterra a Beauvais intorno alle 9:00 di mattina) arriverete a Porte Maillot dopo aver preso l'autobus dall'aeroporto (costo 32 euro andata+ritorno a persona. il biglietto si prende direttamente all'aeroporto di Beauvais.)
Da li, inizia la vostra permanenza a Parigi. Ricordatevi una cosa importante: Da Porte Maillot c'è la fermata della Metro numero 1, prendete direttamente li i biglietti della metro, munitevi di soldi spicci e comprate il carnet con sconto.

Primo Giorno:

Dopo aver sistemato il vostro bagaglio\bagaglio a mano in Hotel il mio consiglio è dirigervi subito all'Arco di Trionfo e iniziare la vostra camminata da li. Scendete verso gli Champs Elysees fino ad arrivare a Place della Concorde, da li girate verso la Madeleine e prendete l'autobus turistico. In questo modo userete qualche ora del vostro tempo a una visita "generale" di Parigi e vi riposerete dalla stanchezza della sveglia presto, il volo e la camminata. Dopo aver mangiato qualcosa, io suggerisco una tradizionale baguette con prosciutto e formaggio, dirigetevi ad una fermata della metropolitana per arrivare a Pigalle (metro verde, numero 12, direzione Porte de la Chapelle). Visitate il famoso Moulin Rouge e salite in Cima alla fantastica Montmartre. Ammirate la basilica, la fantastica vista che da su Parigi e la piazza degli Artisti dove potrete gustare un buon calice di vino.
Dopo questa faticosa giornata, il mio consiglio è di cenare e rientrare in hotel, mettendo la sveglia ad un orario accettabile:) vi ricordo che siete si in vacanza, ma avete solo tre giorni per la visita di una città molto estesa!

Secondo Giorno:

Per iniziare al meglio la giornata, una buona colazione a base di Pain au Chocolate e Spremuta d'arancio è quello che ci vuole! Cercate di arrivare prima che sorga il sole alla fermata di Trocadèro (metro numero 6 o 9). Usciti dalla fermata della metro Trocadèro, spostatevi sul balcone che troverete subito sulla vostra sinistra. Da li, aspettate l'alba e ammirate il sole sorgere dietro la Torre Eiffel. Un panorama unico, sicuramente tra i più belli di Parigi. Dopo aver visto l'alba, prendete di nuovo la metro e visitate la Torre Eiffel da vicino. Se volete, salite in cima (possibilmente con l'ascensore per risparmiare tempo). Anche se il tempo è poco, vi consiglio di fare un salto a visitare il Louvre, anche se tutte le guide turistiche dedicano ALMENO UN GIORNO alla visita di questo immenso museo, voi gli dedicherete qualche ora. Scegliete le opere più belle, più famose, più importanti, quelle che amate. Lasciatevi incantare da un luogo fantastico nel suo genere (metro 1 o 7, fermata Palais Royal Musee du Louvre). Consiglio per la serata, di nuovo gli Champs Elysees. Con i loro locali, ristoranti, cinema, teatri, riusciranno facilmente ad intrattenervi per la serata.

Terzo Giorno:

Dedicate quest'ultima mezza giornata per visitare le bellissime Isole della Senna. l'Ile de la Citè e l'Ile Saint-Louis, non dimenticandovi del Pont Neuf. Visitate la celebre cattedrale di Notre Dame, augurandovi di non trovare una fila troppo lunga all'entrata. 
Il vostro breve, ma intenso soggiorno a Parigi è giunto al termine, dirigetevi di nuovo all'aeroporto portando con voi dei ricordi fantastici.
Quando tornerete nella capitale Francese, saprete muovervi meglio della prima volta e dedicherete il vostro tempo a visitare nel dettaglio i posti che vi hanno attratto di più, o a visitare dei nuovi.
Esempio, se viaggiate con bambini vi consiglio vivamente di visitare il parco di Disneyland Paris.

Spero di esservi stato d'aiuto.
Buona Parigi :)

"Un anno di Noi" di Arianna Bureca


Sei stato lungo, ma a tratti troppo breve.Sei stato pieno, spesso in maniera esagerata.Sei stato straniero, e poi sempre piu’ familiare.Senza ombra di dubbio sei stato nuovo, diverso, incredibilmente stimolante.Ci sono alcune coincidenze che ti fanno capire di trovarti al posto giusto nel momento giusto. Come ora, che sorvolando Fiumicino ho avuto un dejavu. Esattamente un anno fa, 9 Gennaio 2012, mi trovavo su un volo come questo, che mi avrebbe portato alla stessa destinazione: la capitale inglese, quel punto interrogativo gigante che tanto mi emozionava quanto metteva paura.Incredula guardavo fuori dal finestrino, lasciavo Roma alle spalle per cominciare una nuova vita, in una nuova casa, con una nuova lingua, nuovi amici, nuove abitudini. Non mi avevano mai spaventato i cambiamenti fino a quel giorno. Ma l’Inghilterra, cosi cupa, cosi diversa, cosi lontana dal mio stile di vita, un po mi turbava. Sapevo che non sarebbe stato coraggio se non avessi avuto paura, e cosi, aggrappandomi a quella convinzione che mi faceva sentire forte, guardavo fuori dal finestrino con una finta serenita'. Una serenita' che faceva da vaso di Pandora ad una infinita' di dubbi, domande, perplessita. Un incrocio di emozioni, sentimenti, scariche forti di adrenalina. Coraggio, amore, odio, paura e voglia di volare lontano. Non per trovare se stessi, ma per costruirsi e perfezionarsi. Questi sono I sentimenti che dovrebbero guidare l’uomo affinche la sua sia un vita e non solo un esistenza. Alla fine la vita non sta nel cercare se stessi quanto nel creare se stessi, riscoprendosi ogni volta come nuovi, senza cadere in quel pozzo senza fondo che e’ rappresentato dalla monotonia e l’abitudine.Oggi, guardo fuori dallo stesso finestrino. Ma vedo rotte gia attraversate. Vedo davanti a me non ‘una’ ma ‘la’ casa. Eppure, e’ una cosa diversa, un concetto molto lontano da cio che ero solita chiamare casa e adesso chiamo famiglia.Come cambiano in fretta le cose.Sebbene gli italiani dovrebbero invidiare agli inglesi la distinzione tra House e Home, io non ne vengo piu toccata. I mesi freddi dell’anno scorso, quando non avevo una House a Bethnal Green e vedevo Roma come Home sono ormai passati. Oggi, la mia nuova finestra sul mondo e’ quella della mia casa ad Angel.
E’ incredibile pensare quante cose lascio alle spalle. Lascio un anno difficile, un anno di sfide. Lascio un anno di incomprensioni, un anno di freddo ma anche di scoperta. Lascio un anno di crescita e di conquista. Tutto ciò che sembrava lontano e irraggiungibile e' ora sotto i miei occhi, a portata delle mie mani. E se guardo Avanti vedo una nuova Home, una nuova famiglia fatta di persone che sono entrate nei miei giorni senza volerlo, e che li hanno riempiti di sorrisi e felicita. Vedo un armadio pieno, un giardino da pulire, un salotto pieno di libri, cd, cuscini. Vedo una cucina con il calendario colorato, presine divertenti, magneti sul frigorifero. E poi vedo tappeti, sento musica che esce dallo stereo, percepisco sicurezza. Sento calore, e non solo per I termosifoni accesi.Un tempo prendevo le partenze come tali, sempre in vista di un ritorno (vicino o lontano che fosse) a Roma. Oggi no. Sono cose he succedono, e non c’e’ nulla di piu bello del capire quando il tuo punto di vista sta cambiando. Farlo consapevolmente.Sono cose che succedono, come quando ti alzi un mattino e non lo ami piu. Come quando guardi un programma che viene interrotto per dare una notizia urgente. Come quando da un giorno all’altro viene a mancare una persona che era parte della tua vita. Come quando alzi gli occhi al cielo, vedi quell’aereo che vola leggero, e capisci che e’ arrivato il momento di andartene di nuovo. Di quegli aerei ne ho presi tanti, ma questo e’ diverso. In comune con quello che ho preso esattamente un anno fa ha solo la data sul biglietto e la destinazione.Io, ora, sto tornando a casa. La mia casa.Si dice che il viaggio e' circolare, la gioia della partenza, la gioia del ritorno. Se fino ad un anno fa ero in partenza, ora sono di ritorno. E si, sono felice. Torno a casa dopo un paio di settimane di vacanza a Roma tra i veri affetti che non sara’ la distanza a rovinare. Se e' vero che la distanza rovina tante cose, e' anche vero che riesce a valorizzarne tante altre. Ti fa rendere conto di quanto sia bello avere una famiglia che ti vuole bene alle spalle, e di quanto sia favoloso avere amici che ti tengono nel cuore ovunque tu vada. Questo no, non verra mai intaccato da una lontananza unicamente fisica.E quindi sicura delle mie certezze guardo avanti, allaccio le cinture di sicurezza e mi preparo all’atterraggio.Per me l’anno nuovo non e’ iniziato il primo gennaio, inizia oggi. 


(ndr- visitate il blog di arianna! http://ariannabureca.blogspot.co.uk/ )

venerdì 1 febbraio 2013

"SunDiego Pills: living the California Dream" di Laura Cristaldi

8 gennaio 2013. Aeroporto di Fiumicino. Direzione San Diego, California. Il sunshine State, l’ottava città più grande d’America, dove piove una cinquantina di giorni l’anno (ovviamente noi ne abbiamo già beccati almeno 6 o 7). Con me due bagagli a mano e due valigie da 23 chili. Una arriverà a destinazione. L’altra no. Quella che contiene tutti i vestiti ovviamente. Perché trasloco metà dei miei averi? Perché io in California ci passerò 5 mesi. Mi presento: sono Laura, studentessa all’ultimo anno di Economia e come meta per il mio exchange program ho scelto gli Stati Uniti. É il mio ultimo semestre e ho deciso di fare l’esperienza del college americano, di provare a vivere il sogno americano. 18 ore di viaggio, 12 dirette da Londra Heathrow mi portano qui, a 9 ore di fuso orario da casa pronta per una nuova avventura. Non è la prima volta che parto da sola. Sono una sorta di profuga. La “colpa” è dei miei genitori che mi hanno iniziato a portare in giro per il mondo a quattro anni. A 14 sono partita per la prima volta sa sola. Ho già girato gli Stati Uniti in lungo e largo, California compresa e so quello che mi aspetta. Questo è il mio secondo erasmus e come per tutti quelli che partono una seconda volta la paura e un po’ quella di fare continui confronti, perché io in Olanda due anni fa ci ho lasciato un pezzo di cuore. Ogni viaggio ti lascia qualcosa. Ti fa crescere, imparare, conoscere cose e persone nuove. Ogni viaggio vale le ore di volo, il fuso orario, l’adattamento iniziale, la fatica di crearsi una vita nuova in una nuova città. Chi come me si è trovato a lungo in Paesi esteri sa che non è facile ma se ho deciso di partire di nuovo è perché so già che ne sarà valsa la pena. Sono passati 20 giorni e dopo un periodo di assestamento in cui ho dovuto cercare casa, macchina, mutande e vestiti, iscrivermi ai corsi, comprare i libri, le coperte, fare “LA” spesa sono qui a tirare le somme con voi. San Diego è veramente una città enorme. Come molte città Californiane si estende in larghezza, malgrado i grattaceli della Downtown siano notevoli e rendano lo skyline che si può ammirare dall’isola di Coronado, qui di fronte, incredibile. Ergo: se non hai la macchina sei finito! I mezzi non esistono. Ovvero ci sono ma non sono assolutamente proporzionati alle dimensioni e le esigenze di questa città. Qui girano macchine pazzesche: Camaro, Mustang, Mercedes, enormi pick-up con le ruote alte quanto la mia 500. Anche 500. La nostra macchina non ha nemmeno la chiusura centralizzata ma cammina. Piano ma cammina. E costa poco. Ovunque ci sono palme. Le case non hanno muri, siepi o altro che le protegga dal mondo esterno. Forse è perché sembrano di carta pesta e quindi aprirle non è comunque questo grande problema. O forse perché gli americani sono civili e non entrano a derubare le case degli altri. Sarà perché la proprietà privata è uno dei grandi principi su cui si fonda questo Paese. O forse perché in concreto tutti hanno un’arma in casa e non conviene entrare a farsi un giro in casa d’altri. Tra tutte le opzioni l’ultima è decisamente quella che mi convince di più. Anche noi abbiamo trovato la nostra casetta con il garage, il giardino sul retro e il barbecue. Detto cosi sembra più idillica di quello che è realmente, ma non ci lamentiamo. Gli americani sono un popolo più strano di quello che ricordavo. Mangiano male. Veramente male. Io ormai ho la nausea solo a guardarli ingozzarsi di cibo da fast food. Pieno di salse, di grassi, di zuccheri. Tutto quello che è healty per loro è definito organic. Ieri ho comprato del rosmarino organic. Mi chiedo come sia quello non organic. Tutto ha mille varianti low fat che sono ancora più letali della versione non dietetica probabilmente. Qui poi è la meta del cibo messicano ovviamente e tutto ha lo stesso odore, lo stesso sapore speziato. La carne sembra l’unica cosa veramente buona. Anche se è troppo rosa, troppo bella. Sembra disegnata per un cartone animato. Poi però gli americani si sfondano di palestra. Quella è aperta 24/7 ed è sempre, a qualsiasi ora della notte e del giorno, piena di gente che ci crede. Ci crede davvero. Hanno tutti delle spalle tanto e delle braccia talmente pompate che secondo me non riescono neanche a piegarle. E le sfoggiano in magliette improponibili tagliate sotto l’ascella così se vede “er muscolo”. Le ragazze sono tutte bionde e abbronzate. Almeno quelle in palestra che ci credono forse anche di più. Ma ho scoperto il loro segreto: si fanno una marea di lampade. È si! Qui di tanning center ce ne sono a decine. E si sbancano pure i denti. Qua va molto di moda. Eh care mie, non me la date a bere! Anche perché, ci crediate o no qui a fatto un freddo mai visto e il sole non so dove l’anno preso anche se, loro, il freddo non sembrano sentirlo. (In realtà quasi tutte hanno pure la cellulite come puntualizzerebbe la mia compagna di viaggio! Se mangi strutto tutti i giorni direi che è inevitabile!) Portano mini calzoncini e gli Ugg… Qui sono un’istituzione. Complimenti per lo stile. Questa però è anche la patria dell’individualismo, del multiculturalismo. Guardarsi intorno è uno spettacolo. Mi rendo conto di quanto siamo omologati noi italiani. Tutti vestiti uguali, con le stesse scarpe, gli stessi jeans. Qui vedi la bionda cheerleader vestita di rosa, il rapper, il nerd, quello alternativo, il palestrato, il rasta, il militare. La San Diego State University un’università di 44.000 studenti. C’è chiunque. Anche la nonnina che ha deciso di tornare a studiare nella mia classe di spagnolo. (E suo marito sarà stato probabilmente l’ottantenne sullo step accanto al mio!) Ma soprattutto qui tutti vengono da un Paese diverso. Se non loro, i loro genitori. Nella mia classe di Entrepreneurship ci saranno almeno 15 nazionalità. Qui è pieno di confraternite manco una puntata di Greek. Di tatuatori e nails spa. Di negozi di Vicrotia’s secret. Di fast food drive thru. La benzina costa un euro, il che spiega le macchine che circolano. Se hai fame l’unica cosa che ti salva è un hamburger. O gli spaghetti wok. Tutti sono rilassati. Molto più rilassati che in Italia. I professori sono alla mano. La mia si fa chiamare prof. Z. La mia prima lezione di business plan è iniziata con la testimonianza di un tipo in polo, jeans e cappellino da golf che quando ha esordito con “quando ho guadagnato il mio primo milione” ho capito che non era un cretino qualsiasi ma un imprenditore multimilionario che ha fatto soldi con una o più dot.com della Silicon Valley e che è entrato in aula dicendo “alzatevi e chiudete gli occhi!”. Cosi ho capito. Qui il libro da 2000 pagine non serve! Forse il sogno americano non è solo una favola che raccontano agli europei.