lunedì 4 febbraio 2013

"Un anno di Noi" di Arianna Bureca


Sei stato lungo, ma a tratti troppo breve.Sei stato pieno, spesso in maniera esagerata.Sei stato straniero, e poi sempre piu’ familiare.Senza ombra di dubbio sei stato nuovo, diverso, incredibilmente stimolante.Ci sono alcune coincidenze che ti fanno capire di trovarti al posto giusto nel momento giusto. Come ora, che sorvolando Fiumicino ho avuto un dejavu. Esattamente un anno fa, 9 Gennaio 2012, mi trovavo su un volo come questo, che mi avrebbe portato alla stessa destinazione: la capitale inglese, quel punto interrogativo gigante che tanto mi emozionava quanto metteva paura.Incredula guardavo fuori dal finestrino, lasciavo Roma alle spalle per cominciare una nuova vita, in una nuova casa, con una nuova lingua, nuovi amici, nuove abitudini. Non mi avevano mai spaventato i cambiamenti fino a quel giorno. Ma l’Inghilterra, cosi cupa, cosi diversa, cosi lontana dal mio stile di vita, un po mi turbava. Sapevo che non sarebbe stato coraggio se non avessi avuto paura, e cosi, aggrappandomi a quella convinzione che mi faceva sentire forte, guardavo fuori dal finestrino con una finta serenita'. Una serenita' che faceva da vaso di Pandora ad una infinita' di dubbi, domande, perplessita. Un incrocio di emozioni, sentimenti, scariche forti di adrenalina. Coraggio, amore, odio, paura e voglia di volare lontano. Non per trovare se stessi, ma per costruirsi e perfezionarsi. Questi sono I sentimenti che dovrebbero guidare l’uomo affinche la sua sia un vita e non solo un esistenza. Alla fine la vita non sta nel cercare se stessi quanto nel creare se stessi, riscoprendosi ogni volta come nuovi, senza cadere in quel pozzo senza fondo che e’ rappresentato dalla monotonia e l’abitudine.Oggi, guardo fuori dallo stesso finestrino. Ma vedo rotte gia attraversate. Vedo davanti a me non ‘una’ ma ‘la’ casa. Eppure, e’ una cosa diversa, un concetto molto lontano da cio che ero solita chiamare casa e adesso chiamo famiglia.Come cambiano in fretta le cose.Sebbene gli italiani dovrebbero invidiare agli inglesi la distinzione tra House e Home, io non ne vengo piu toccata. I mesi freddi dell’anno scorso, quando non avevo una House a Bethnal Green e vedevo Roma come Home sono ormai passati. Oggi, la mia nuova finestra sul mondo e’ quella della mia casa ad Angel.
E’ incredibile pensare quante cose lascio alle spalle. Lascio un anno difficile, un anno di sfide. Lascio un anno di incomprensioni, un anno di freddo ma anche di scoperta. Lascio un anno di crescita e di conquista. Tutto ciò che sembrava lontano e irraggiungibile e' ora sotto i miei occhi, a portata delle mie mani. E se guardo Avanti vedo una nuova Home, una nuova famiglia fatta di persone che sono entrate nei miei giorni senza volerlo, e che li hanno riempiti di sorrisi e felicita. Vedo un armadio pieno, un giardino da pulire, un salotto pieno di libri, cd, cuscini. Vedo una cucina con il calendario colorato, presine divertenti, magneti sul frigorifero. E poi vedo tappeti, sento musica che esce dallo stereo, percepisco sicurezza. Sento calore, e non solo per I termosifoni accesi.Un tempo prendevo le partenze come tali, sempre in vista di un ritorno (vicino o lontano che fosse) a Roma. Oggi no. Sono cose he succedono, e non c’e’ nulla di piu bello del capire quando il tuo punto di vista sta cambiando. Farlo consapevolmente.Sono cose che succedono, come quando ti alzi un mattino e non lo ami piu. Come quando guardi un programma che viene interrotto per dare una notizia urgente. Come quando da un giorno all’altro viene a mancare una persona che era parte della tua vita. Come quando alzi gli occhi al cielo, vedi quell’aereo che vola leggero, e capisci che e’ arrivato il momento di andartene di nuovo. Di quegli aerei ne ho presi tanti, ma questo e’ diverso. In comune con quello che ho preso esattamente un anno fa ha solo la data sul biglietto e la destinazione.Io, ora, sto tornando a casa. La mia casa.Si dice che il viaggio e' circolare, la gioia della partenza, la gioia del ritorno. Se fino ad un anno fa ero in partenza, ora sono di ritorno. E si, sono felice. Torno a casa dopo un paio di settimane di vacanza a Roma tra i veri affetti che non sara’ la distanza a rovinare. Se e' vero che la distanza rovina tante cose, e' anche vero che riesce a valorizzarne tante altre. Ti fa rendere conto di quanto sia bello avere una famiglia che ti vuole bene alle spalle, e di quanto sia favoloso avere amici che ti tengono nel cuore ovunque tu vada. Questo no, non verra mai intaccato da una lontananza unicamente fisica.E quindi sicura delle mie certezze guardo avanti, allaccio le cinture di sicurezza e mi preparo all’atterraggio.Per me l’anno nuovo non e’ iniziato il primo gennaio, inizia oggi. 


(ndr- visitate il blog di arianna! http://ariannabureca.blogspot.co.uk/ )

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