lunedì 7 gennaio 2013

Attesa Inglese

Un' altra volta, un altro inzio. Un altro punto e a capo.
Non so da cosa sia data questa continua pulsione che mi spinge a riscoprirmi e ricostuirmi da capo ogni qual volta raggiungo un obiettivo, pianto una bandierina nel campo della vita.
Quando ottieni la laurea e il lavoro che desideravi, in una delle città più belle del mondo, circondato da amici e una famiglia che appoggia ogni tua scelta, in genere vorresti fotografare il momento congelandolo per la vita.
Invece no, ogni qual volta supero uno scoglio, c'e' qualcosa che mi spinge a ricominciare, lasciando monotonia, abiutudine, standard e definizioni alle spalle; in cerca dell'ingnoto, nell' inseguimento di un nuovo sogno, un nuovo obiettivo, senza fine.
Mi sono sempre piaciuti i nuovi inizi, quando devi dare tutto te stesso, ripresentandoti per quello che sei anche se nessuno ti conosce. Reinventandoti.
Un mese, un mese e inizierà un nuovo viaggio.
Penso che ora sia questo il mio destino, andare, anche se ciò puo' voler dire allontanarsi dal porto sicuro, slegare le cime che ti legano alla banchina, dove trovi corrente e acqua che assicurano una sopravvivenza tranquilla. Le barche non sono state create per stare nel porto .
Ho imparato a riscoprirmi e ricostruirmi diverse volte. Si dice che per l'animo avventuroso di un uomo non ci sia nulla di più bello di risvegliarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Ho avuto la fortuna di viaggiare e vivere in luoghi differenti in tutta la mia vita, così da non sentire Roma come un legame infrangibile. 
A volte ho come l'impressione che la vita qui rimanga statica, immobile, mentre intorno scorre e noi non ce ne rendiamo nemmeno conto. E' per questo che devo andare, vedere con i miei occhi, esplorare. La vita essendo un viaggio a senso unico necessita dei viaggiatori, e noi siamo qui per questo, per prendere le briglie in mano e condurre la nostra esperienza da qualche parte, senza lasciarla naufragare in un mare scontato e già datoci. Quando sei su un treno fermo alla stazione e nel binario vicino ce un altro treno che si muove, tu per un secondo hai la sensazione che ti stai muovendo, mentre in realtà sei sempre rimasto immobile. Ecco, io non voglio trovarmi sul treno alla stazione, voglio cambiare binario e prendere il treno in partenza, ovunque porti.
Un mese. A me le sfide sono sempre piaciute.
I miei giorni mi hanno donato nuove esperienze, e forse e' questo che nonostante le delusioni prese e i dispiaceri mi ha permesso di svegliarmi e iniziare sempre la giornata con un bel sorriso.
Cio' che tu doni, riavrai. Io guardo avanti serena, sorridente. E la vita fin ora mi ha sempre risposto specularmente. 
Londra. Londra e' un punto interrogativo, una scelta difficile, fatta appositamente per complicare la mia sfida. Amo il sole, le belle giornate e passare il tempo all'aria aperta, possibilmente in una città vicino al mare. Lo stile di vita mio ideale e' quello spagnolo, così come la lingua che amo di più. 
Londra e' ciò che mi serve per cambiare nuovamente il mio punto di vista. L'uomo e' un essere mutevole, fatto per adattarsi. Succederà anche a me. So che se tornerò, tornerò ancora più completa.
C'e ancora tanta strada davanti. C'e ancora tanto da vivere nel percorso alla ricerca di me stessa, o meglio, nella costruzione di me stessa.
C'e sempre di meglio, anche quando non ti sembra. 
Dalla mia piccola esperienza ho visto che viaggiando, girando, vedendo, esplorando, conoscerai altre persone, piu' simili a te, che hanno deciso di intraprendere il tuo stesso cammino e spesso ti renderai conto che ciò che hai lasciato alle spalle non era così sensato come ti sembrava nel momento prima della partenza.
Per molti il viaggio e circolare, la gioia della partenza, la gioia del ritorno. Fortunatamente al mondo non siamo tutti uguali. Io nel ritorno spesso non incontro quella felicita che dicono ci sia.
Al mondo siamo tutti diversi. Non e' una colpa accontentarsi. C'e chi trova gioia di vita nell'amore, nel lavoro, nella famiglia. C'e chi non parte per far durare una relazione, per portare avanti una casa e dei figli, per paura di abbandonare ciò che con tanta fatica ha ottenuto. Io trovo gioia di vita nell'abbandonare tutto. Nelle nuove partenze, nei nuovi orizzonti dalla luce diversa. Amo circondarmi da gente che vede le cose diametralmente opposte a me, per imparare, per allargare i miei punti di vista. E bello scoprire che non si e mai troppo lontani per trovarsi. Sono una sognatrice che desidera dare spazio ai pensieri. Se non riesco mai a far durare una relazione e' perché la mia vita e' piena, talmente piena che quando una persona cerca di abitarci, divenendone parte integrante mi sento stretta, e ho bisogno di fuggire. Ho bisogno dei miei spazi, dove i pensieri possono navigare liberamente senza freni. Il mio limite e il sentirmi stretta in ogni luogo mentale e fisico dopo breve tempo. E mi ritrovo così alla ricerca del nuovo continuamente.
La carica che ti dona il lasciar tutto e' indescrivibile. E amore per la vita, alla faccia di chi mi accusa di essere cinica. Anche io amo, si, amo la strada che giorno dopo giorno decido di intraprendere. Amo circondarmi di gente che lasci qualcosa nei miei giorni. Amo le discussioni costruttive, gli scontri di opinioni, l'arte in tutte le sue manifestazioni. Amo la mia famiglia che mi riempie di stimoli. Amo la consapevolezza che di se stessi, ci si puo' sempre stupire.
Un mese. 
Amo l'attesa.
Let it be.


(ndr, Grazie Ancora alla Nostra Arianna Bureca) 

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