domenica 6 gennaio 2013

Pensieri di Madrid #Parte 2


E' arrivato il freddo anche a Madrid. E' un sabato di pioggia, la città sembra assente, congelata nell'acqua che cade incessante.
E' trascorso poco più di un mese. Tutto quello che ci sembrava nuovo, ora è abitudine, orientamento, quotidianità.
Eppure Calle del Tesoro ci sembra continuamente diversa, sarà che è la via di casa, sarà che si vede il mondo intero da una segunda planta, sarà che stiamo imparando a non temere l'ignoto. Vorremmo poter fermare tutto e annotarlo, rileggere domani l'ebrezza di questi momenti. 
Stiamo imparando questa lingua, siamo in bilico. Dimentichiamo l'italiano, ma memorizziamo lo spagnolo. Forse, è un buon passo.
Forse è un esercizio necessario.
Ci hanno insegnato a ballare la salsa. Eravamo molti ieri notte, sconosciuti e non. 
Madrid, Roma, New York, Gran Canaria..una folla poliglotta. Culture mescolate, accenti vagamente imitabili.
C'è questo filo che unisce gli essere umani, che ci avvicina al prossimo e ci permette di comunicare.
Scoprire che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi. Questo è stupefacente, è il vero punto di partenza. 
Reciproca solidarietà tra coloro che cercano insieme la felicità.
Attraversare in una notte i punti più estremi dell'universo. Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere l'emergere di qualcosa magari ignorato sino a quell'attimo ma accolto come proprio. Per "vedere" un luogo occorre -rivederlo.
Senza neanche un pensiero in testa, un pensiero vero, solo stupore. Meraviglia.
Tutte e due immobili, gli occhi fissi sul mondo. Da non crederci, sul serio. Da rimanere lì una vita, senza capirci niente, ma continuando a guardare. Abbiamo scelto questo, un mondo parallelo di cui fino a poco tempo fa ne ignoravamo l'esistenza. Abbiamo scelto di sembrare ridicole per non riuscire a pronunciare Jorge nel modo giusto, abbiamo scelto il viaggio, la difficoltà, i giorni in solitudine e i giorni affollati.
Agite, provate, sperimentate, senza la paura di ciò che accadrà perché la vita è ora ed è qua.
Cambiate idea. Sempre. Stupirsi delle persone è un viaggio infinito che imparerete a ripetere.
Non smetteremo mai di raccontarlo, perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni uomo ci fosse un mondo da scoprire.
(ndr ancora un ringraziamento speciale alla nostra Arianna Bureca)

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