sabato 19 gennaio 2013

"l'Appunto" di Simone Perotti

Oggi per la Nostra Rubrica abbiamo un ospite d'eccezione: Simone Perotti.
Per chi non lo conoscesse, vi invito a leggere qualcosa di lui su Wikipedia (ne vale veramente la pena): http://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Perotti
Per oggi, prendiamo dall'Archivio del suo sito\blog un articolo di Ottobre 2012.


"Prima serata fredda. Sono a casa da due giorni, dopo tanto. Camino acceso. Per me inizia così l’inverno. Quando finirà lo capirò perché non lo sentirò più crepitare. Per qualche giorno soffrirò di solitudine. Appunto: è grave quando ci si fa compagnia con un fuoco?
Tante cose rimaste indietro, tante cose da fare. L’orto è l’unica a posto. Ho cipolle, aglio, finocchi, cavolo nero, insalata (splendida), ancora pomodori, gli ultimi, e poi il fragoleto, spezie di ogni tipo. Le olive vanno in salamoia domani. Poco di tutto, ma per provare. So come sono fatto: su certe cose mi servono anni per imparare. Imparare è una cosa che mi dà un mucchio di soddisfazioni. Appunto: perché mi piace imparare.
Il nuovo libro è in fase di editing. Una fase delicata, non sempre facile. Tempo ce n’è, ma non bisogna sprecarne. Ogni volta che ricevo un pezzo dall’editor inizio subito a lavorare. La mattina presto, ancora buio. La mattina sa di vita. Thoreau, in Walden, scriveva: “Ho infinita speranza nell’alba” e poi “L’arte più degna è influire sulla qualità del giorno”. Io ho più la sensazione che il mattino influisca sulla mia. Tutte le cose migliori le ho pensate prima del sorgere del sole. Appunto: perché la mattina penso e sento di più.
Sto girando intorno a dei progetti che hanno a che fare con il bosco. Il recupero, innanzitutto. La costruzione del sentiero per arrivare al torrente, che in questi giorni urla tumultuoso. Poi tettoie, almeno due. Un sentiero di legno per poter camminare scalzo sotto gli alberi. Negli spazi recuperati alla macchia incolta devo mettere delle istallazioni, sculture, cose che pendono dall’alto o sorgono tra la roccia e i tronchi. Questo bosco deve resuscitare, e poi vivere. Appunto: perché vorrei fare tutto. Da capire bene.
Devo smettere di rispondere alle email, ai messaggi. Non posso più farlo. Mi toglie tanto tempo, e poi ci resto male quando qualcuno mi dice sempre le solite cose. Ne ha diritto, sono io che non capisco. La comunicazione, lo so da tempo, va regolata. Non si può esserci sempre, non si può leggere tutto. Tra libri, pagine di siti e giornali, tra  messaggi, post e email credo di leggere migliaia di pagine al giorno. Bisogna prendere la decisione. Non è priva di sofferenza. Qui, nel silenzio, sembra possibile. Appunto: che ruolo ha la comunicazione, perché mi sta così a cuore.
E poi c’è il resto: il documento sulla politica, che ho in mente; il giro del Mediterraneo in cinque anni; il progetto del barcone; il romanzo su Dragut, che ormai è alle porte; il viaggio che voglio fare… In questi giorni alcune logiche del lavoro mi sono tornate addosso. Che brutto scoprirmi ancora in grado di difendermi. Avrei preferito soccombere, anche se un poco l’ho fatto. In altri tempi non avrei ceduto un millimetro, fino alle estreme conseguenze. Invece ho lasciato, ma solo dopo una reazione. E’ dura togliersi di dosso il pelo. Occuparsi del vizio è stato più semplice. Appunto: fare più attenzione, in futuro.
Ho parlato con qualche amico che lavora, gente della vita di prima, ex colleghi. Li ho trovati stanchi, affranti, preoccupati, senza vita. Le cose, a quel che mi dicono loro, stanno peggiorando nelle aziende. Mi chiedo quanto resisteranno, cosa sarà di loro. Le cose cambiano velocemente, stanno correndo verso l’ultimo nodo. Appunto: occuparmi di loro, di tanto in tanto.
Domani però non farò niente di tutto ciò. Domani dipingo un’asse sotto al lavabo, col bianco da barche. Mi voglio sedere per terra, con un po’ di musica, e lavorare lentamente. Poi voglio fare una crostata, in quella di stasera non ho messo il burro, ed è venuta dura. E basta. In tutto il giorno solo queste due cose. Per domani, nessun appunto."
(ndr - Scritto da Simone Perotti  http://www.simoneperotti.com/ ) 

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