martedì 8 gennaio 2013

Friday, I’m in love

Parco, casette curate, basse in altezza. E poi bus, tutti a due piani, o quasi. Bei ragazzi dalle camicie stirate e l'impermeabile tutti uguale, blu lungo fino a sopra il ginocchio. È poi off licence aperti, bambini che vanno a scuola, giovani e adulti tutti rigorosamente con telefono in mano e auricolari alle orecchie. Postino in bicicletta, cielo grigio, poi sole, poi pioggia di nuovo. Pioggia, ancora pioggia e poi cielo sereno. E’ quello il momento in cui ti illudi di poter prendere la bicicletta. Ma poi ricomincia a piovere e capisci il perche di quegli impermeabili.
Friday, I’m in love.
C'è' che qui il tempo, un po come quelle nuvole, scorre veloce, corre. Sarà la pioggia, la notte, i caffè.. ma tutto scende rapido. Londra e’ metafora della vita moderna. La gente mangia davanti al laptop, beve caffè camminando per la strada, non riesce a staccarsi neanche nella pausa dal cellulare. E tra la gente ci sono anche io, che scrivo queste righe mentre cammino tornando a casa, a passo veloce, lasciando che il correttore automatico mi segnali quali lettere nel rapido scrivere mi dimentico.
Non parliamo dei ritmi di Battisti, parliamo dei ritmi dei The Cure. O forse e’ solo la gente che abita queste vite che avrebbe bisogno di cure, cure contro la frenesia. Si, qui il sangue scorre veloce sotto pelle, e ogni singolo organo e' pompato al massimo, spinto a dare il 100 per 100. Troppo grande, troppo veloce. E tu, non puoi far altro che seguire il ritmo.
La città dei sensi sbagliati. O forse di quello giusti. Si, perche a volte basta cambiare angolazione per vedere le cose da un punto di vista diametricalmente opposto. Quello che in madrepatria ti sembrava giusto, dopo esperienze all’estero ti potra’ sembrare (e quasi sicuramente ti sembrera’) sbagliato. E non c’e’ cosa piu’ bella di avere la possibilita’ di cambiare punto di vista. È un occasione. Da cogliere..al volo, tanto per cambiare.
Vivere a Londra e’ vivere alla velocità della luce una vita in cui hai la possibilità  di risplendere al massimo. Si, perche nel momento in cui sei esausto, ti rendi conto  di avere delle riserve che non potevi neanche lontanamente immaginare. Delle risorse che solo quando si viene messi duramente alla prova si tirano fuori. Si dice che il treno non passi due volte. Qui passa una volta sola, ed e' anche un Frecciarossa.
Londra fa questo. E’ cosi bella quanto fugace.
Ti sembra di comprenderla, ma ti sfugge nel momento stesso in cui pensavi di afferrarla. Ti fa capire che c’e’ sempre di piu, che non ti devi arrendere, che puoi arrivare dove vuoi se davvero lo vuoi. E lungo il cammino per tornare a casa, ti viene da chiederti.. nel percorso tra cio’ che sono e cio’ che voglio diventare..ci sono gia?
Un raggio di sole si affaccia dal grigio del cielo, scaccia I pensieri, sorrido, continuo a camminare, il weekend e’ alle porte. Londra e’ cosi, si fa odiare quanto amare. Accendo l’ipod. I The Cure. E’ ‘Friday, and I'm in love’.
(ndr Grazie ancora alla nostra Arianna Bureca!)

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