domenica 6 gennaio 2013

Canada #PartePrima

Mi chiamo Riccardo Ermini, ho 25 anni e adoro come molti viaggiare.. Da sempre sono stato affascinato dal conoscere nuove culture, nuovi pensieri e religioni, assaggiare prodotti e sapori diversi dalla solita routine(pasta-pizza) la motivazione a questo essere non saprei, forse la fortuna di avere una madre straniera(spagnola) o forse il solo voler sentirsi liberi.. Liberi.. una parola ormai difficile da comprendere, da capire.. Ho viaggiato in quasi tutti i continenti.. dall'oriente all'occidente, ho vissuto per un anno in Australia, x mesi in Thailandia,ho avuto la possibilità di stare senza fare un caxx su di un isoletta alle Maldive, di vivere nella mia seconda madre terra la Spagna.. ma tra tutti questi viaggi voglio condividerne uno con voi.. quello che mi ha più colpito.. Il Canada..
Terra lontana, fredda, dai paesaggi naturali inconfondibili.. La mia avventura è nata grazie alla mia passione x le due ruote.. Cosi da solo con un borsone pieno di maglioni e felpe e uno scatolone con all'interno la mia dolce mountain bike mi sono imbarcato di nuovo in un'altra avventura.. Il mio volo direzione Vancouver fu veramente tranquillo.. Il sol pensiero che mi turbava era lo scalo a Montreal x la paura che la bike andasse persa.. Ma si sà.. non siamo a Leonardo Da Vinci....... Trascorsa la pima notte in un albergo nelle vicinanze dell'aereoporto, presi il bus direzione Whistler... è si la piccola e super ambita cittadina del British Columbia.. La mecca x ogni mountain biker che come me adora la discesa.. La mia casa si trovava a Whistler Creekside, circa due km dal centro del villaggio.. Era la classica casina in canadà, piccolina, in legno e con vista lago. La dividevo con diversi ragazzi e ragazze di tutto il mondo anche loro qui x condividere la mia stessa passione.. La cittadina di Whistler è una località di villeggiatura non molto distante dalla costa pacifica, con una popolazione di circa diecimila abitanti. Nel 2010 ospitò i giochi olimpici invernali infatti ovunque vi sono sculture e disegni dei classici cerchi colorati olimpici..
L'aria che si respira è fredda, e pulita.. Ovunque vi sono piccoli ristorantini e negozietti tutti fatti in legno, dai colori autunnali, locali e pub per il divertimento non mancano di sicuro; infatti ricordo che le notti trascorse furono veramente devastanti.. e furono tante!!! Ben due mesi.. Dal centro del "village" come viene chiamato qui il cuore della cittadina è possibile scegliere cosa fare, rafting, canoa, lanciarsi da qualche fune legata su di un albero x poi cadere credo nell'acqua piu fredda mai sentina(lago chiaramente), è possibile scegliere due funivie che entrambi portano su versanti differenti uno per chi ama il trekking e l'altro x chi come me vuole lanciarsi in picchiata con la sua due ruote.. Si può anche scegliere di starsene tutto il giorno su di un bel prato a fare barbecue.. Trascorsi in questo fantastico angolo di paradiso un mese e mezzo, i restanti decisi di passarli a scoprire il paese dove mi trovavo.. Cosi con un coinquilino tedesco decidemmo di comprare una car.. ricordo ancora quanto olio perdeva, era una Jeep Jerokiee del 1982 aveva più di 340.000 km ma ci costò 1000 dollari.. fu un vero affare.. e cosi partimmo alla scoperta delle vere terre selvaggie.. Da qui mi diressi prima a Kamloops, poi trascorsi dei giorni nei Nathional park di Banf e Jusper.. e li.. capì.. quanto sia possibile sentirsi finalmente liberi.. Strade infinite all'interno di montagne rocciose, laghi incontaminati, foreste di aceri e pini così fitte che vi era impossibile scorgere pietre al di sotto, animali nel vero stato naturale.. Cervi, alci, lupi, orsi, linci.. Ricordo ancora le infinite possibilità di incontrare orsi.. o di esserne preda!!!!
Terminata la gita turista di circa 3000km tornai a Whistler x raccapezzare e imballare il tutto.. Trascorsi le mie ultime notti a Vancouver.. Città costiera, trendy, con un livello etnico che qui a Roma risulterebbe impossibile.. Città che a mio parere merita un posto tra le più vivibili.. Per pulizia, economia, posizione.. 
Questo è il mio Canada.. Il mio unico rimpianto fu: il non essermi spinto ancora più in alto, verso l'Alaska.... La Jeep credo avrebbe retto.. 


Grazie mille a Riccardo Ermini per il suo fantastico racconto!

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