domenica 13 gennaio 2013

Normandia Francese.

 Quando arrivammo nella Normandia Francese, era tutto molto surreale.
Stavamo percorrendo il Nord della Francia, seguendo una tratta studiata per mesi. Eravamo estremamente contenti di quello che avremmo visto in quei giorni.
Il nostro viaggio, iniziò nel peggiore dei modi, tra problemi all'aeroporto e la mancata consegna dell'automobile con cui avremmo dovuto compiere tutti quei giri in così poco tempo!
Non ci scoraggiammo. Ci armammo di pazienza e percorremmo più di 3.000 km con autobus, taxi, treni e metropolitane. Non volevamo buttarci giù, quel viaggio doveva essere perfetto in ogni singola azione.
Partimmo da Parigi e ci dirigemmo subito a Caen prendendo il treno. 
La pioggia fina e insistente che si abbatte sulla Francia ci fece compagnia per tutta la settimana, faceva da cornice ad una parte del mondo che non si può vedere col cielo sereno e senza una nuvola. La Normandia è bella così, è bella con la sua tonalità di grigio.
Caen è una città umile, piccola, con una popolazione di circa 100.000 abitanti. Non è molto grande e si visita con facilità. Dopo una visita veloce della città decidemmo di mangiare qualcosa in un ristorantino tipico e subito a dormire. Il giorno dopo ci mettemmo la sveglia molto presto ed andammo a fare visita al Cimitero Americano di Omaha Beach.
Omaha Beach è uno di quei posti che almeno una volta nella vita bisogna visitare e lasciarsi andare. Vedere quella distesa immensa di croci bianche disposte con ordine, mischiate a qualche stella di Davide, fa sempre un effetto molto strano. Ti smuove qualcosa dentro, un senso di rispetto. Ti commuovi molto facilmente. La pioggia aiuta le lacrime a scendere e si mischiano tra di loro.
Quando sei li in mezzo, vieni avvolto da migliaia di pensieri. Una voce, in una stanza del museo, ricorda i nomi di tutte le vittime di quel terribile periodo della nostra storia. Mentre ascolti i nomi, decisamente troppi, sei immerso in ricordi di quei terribili giorni: elmetti di soldati caduti in guerra, con la foto della moglie o dei figli all'interno. Altri con dediche scritte all'interno o frasi minatorie dedicate ai nemici, scritte all'esterno. E' veramente un esperienza unica nel suo genere.
Dopo aver visitato il cimitero, facemmo anche una visita alla famosa spiaggia dello sbarco in Normandia, prima di avventurarsi verso la prossima meta.
In quei giorni visitammo altri paesi, tra cui Avranches, un piccolo paese che mi colpì in modo particolare per il suo fantastico stile in pieno Medioevo. Un gioiello.
Unica su tutte l'esperienza nella ormai nota Mont Saint Michel. Per chi ancora non la conosce, o non sa di cosa sto parlando, gli consiglio di informarsi.
Arrivammo nella splendida Mont Saint Michel con l'autobus, che ci lasciò nel parcheggio ai piedi di questo maestoso borgo.
Quando sei li sotto, e guardi il paesaggio intorno a te, pensi di essere in uno di quei posti descritti nei libri fantasy. Ad un certo punto pensi anche che all'interno troverai folletti e fate.
Invece, in pieno settembre, l'unica cosa che trovi all'interno di Mont Saint Michel, sono migliaia di turisti e pellegrini. Nonostante la calca, riuscimmo a visitare tutto il paese, rimanendo a bocca aperta ad ogni angolo. 
Il nome di questo paese-santuario viene dato in onore di San Michele Arcangelo, naturalmente fa parte dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità dell'UNESCO ed è un posto che raramente deve sfuggire.
Inutile raccomandare a qualcuno lo stesso viaggio che abbiamo avuto il piacere di fare io e la mia compagna Paola, perché ogni angolo della Francia va visto, in lungo e in largo, perché ogni spazio, ogni distesa di terreno, nasconde posti paradisiaci. Il tutto, senza spostarci troppo e senza spendere necessariamente tanto. Molte volte trascuriamo i posti a noi vicini, con la convinzione che più ci spingiamo lontano e più i posti sono belli.

Non è così, e la Normandia ne è un Esempio.

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